Oltre Confine

Progetto europeo Erasmus FINLANDESE : UN COLLEGE DA INDOSSARE COME UNA TUTA

3 Giu , 2015   Gallery

Prima di un mese fa la Finlandia, per noi, era il paese dove è stata inventata la tuta da ginnastica, la “finlandese”, appunto, e poco più! Dopo questa esperienza di mobilità con il progetto “Erasmus+ ‘Running Toward the Job”, promosso dal Consorzio degli Istituti Professionali e  dall’Unione Europea, questo splendido e sconosciuto paese è ora qualcosa di più.

Il 2 maggio scorso la sveglia è suonata presto: c’erano da accompagnare 6 studenti di età compresa tra i 17 e i 19 anni per uno stage lavorativo di tre settimane presso alcune scuole materne della città di Kuopio, 600 km a nord di Helsinki. Il prof. Carlo Marchetti ama le novità e l’idea di visitare, seppur per lavoro, un paese così lontano e diverso per cultura e ambiente lo ha subito affascinato.

Il lavoro di preparazione è stato lungo e impegnativo, c’era innanzitutto da selezionare due alunni della quinta dei Servizi Sociali del nostro Istituto “Podesti-Onesti” a cui si sarebbero aggiunti altri quattro alunni degli Istituti di Parma e Modena. Una volta finita la prima fase, i ragazzi avrebbero dovuto affrontare un corso di formazione di tre giorni a Salsomaggiore, nel mese di febbraio, ed un esame finale di idoneità.

La data prevista per la partenza è arrivata in fretta e in men che non si dica eravamo sull’aereo che ci portava ad Hensinki. Sapevamo che ci avrebbero accolto temperature che da noi si registrano solo in pieno inverno e quindi, nonostante in Italia ci fossero 25°, ci eravamo attrezzati con scarponi waterproof , piumini e berretti di lana.

Nel viaggio dalla capitale a Kuopio, in autobus di linea, si alternavano foreste a magnifici specchi d’acqua e non era infrequente che qualche renna ogni tanto ci attraversasse la strada. Siamo arrivati al tramonto, che là è verso le 22.30, ed esausti ci siamo ritirati negli appartamenti che erano stati predisposti per noi.

La nostra scuola partner era il Savo Vocational College e il primo giorno a Kuopio l’abbiamo trascorso visitando questo Istituto. Innanzitutto c’è da dire che lì le materie professionali occupano metà dell’orario settimanale, i ragazzi sembrano avere una maggiore libertà (non esiste la campanella) e soprattutto…non ci sono bocciature! Tutto è gratuito o fortemente scontato per gli studenti e se vai a vivere da solo lo Stato ti garantisce 500 euro al mese. Insomma una vera scuola pubblica.

Impressionante la quantità di attrezzature di cui la scuola dispone: una vera e propria divisione di terapia intensiva e un’aula attrezzata per la fisioterapia e l’osteopatia, per non parlare delle attrezzature sportive, che in Finlandia sono all’avanguardia anche nelle scuole.

Il giorno seguente sono iniziati i tirocini e ognuno di noi ha imparato cosa significa insegnare in un asilo finlandese. Queste strutture sembrano dei veri e propri appartamenti completi di poltrone, cucine, camerette per riposare e piccole piscine dove sguazzare nell’acqua calda. I bambini passano tutti i giorni molte ore all’aperto, sfidando la pioggia e talvolta la neve. Prima di uscire indossano una tuta impermeabile, la kuravaatteet, appunto tuta per il fango e si scatenano in giochi di tutti i tipi. Fino agli 8 anni, in cui inizia l’obbligatorietà dell’istruzione, i bambini passano il loro tempo a giocare e a sviluppare la loro creatività con le maestre. Ce la siamo cavata benissimo e nonostante la diversità siamo riusciti a stabilire un ottimo rapporto con i piccoli finlandesi.

La natura in Finlandia è splendida, sembra di stare sulle Alpi, solo che là è tutto in piano. Le case, di pochi piani, e le villette, di solito in legno e di un’architettura semplice ed essenziale, sono immerse nel verde delle conifere e dei faggi e sono circondate da spettacolari specchi d’acqua.

La gente non è molto socievole, a parte quando alza un po’ il gomito, ma molto curiosa e una volta che ci entri in confidenza ti fa un sacco di domande di cosa ne pensi della Finlandia e quali differenze ci sono con l’Italia.

Durante il nostro soggiorno, nel tempo libero, non eravamo soli. Al nostro fianco avevamo spesso due ragazze del College: Eve e Jasmina che ci hanno fatto da ciceroni e ci hanno insegnato a conoscere meglio usi e tradizioni delle famiglie finlandesi.

Il giorno della nostra partenza è arrivato presto e seppur con molto dispiacere ci siamo preparati ad affrontare il lungo viaggio di ritorno.

Che dire… una magnifica opportunità di formazione lavorativa e un’ottima esperienza di vita. Il prossimo anno altri due studenti dei Servizi Sociali del nostro Istituto partiranno per questa destinazione e siamo sicuri che le richieste per poter essere selezionati non mancheranno. Un consiglio: datevi da fare con l’inglese!

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