Oltre Confine

Il linguaggio dei giovani

1 Mar , 2021  

Vi sarà sicuramente capitato di sentire noi ragazzi, magari in giro per il centro della città, oppure al bar, alle sale giochi o semplicemente tramite nelle app di messaggistica, parlare e scrivere con termini strani. noi “millennials” lo  chiamiamo slang: sono dei termini (in certi casi anche frasi, o acronimi), a volte inventati, ma molto spesso presi a prestito e trasformati da altre lingue  (generalmente da quella inglese, ma non solo ) come per esempio LOL (per esprimere divertimento) oppure BTW (cioè ‘by the Way’, ossia ‘a proposito’).

Alcune di queste parole  vengono subito dimenticate, mentre altre invece  diffondono  tra noi ragazzi e diventano parte integrante del nostro linguaggio. Gli “adulti” lo criticano parecchio, eppure è sempre in costante aggiornamento e sta diventando una  vera e propria lingua piena di neologismi e rivoluzioni che a volte entrano a far parte del Vocabolario vero e proprio.

Facciamo alcuni esempi per capire di cosa stiamo  parlando: La prima parola che prenderemo in considerazione è “divertimento”: molti ragazzi la sostituiscono sia con parole inventate, per esempio “svariò” , sia con parole già esistenti, come per esempio “casino”.  E come indicare uno “stato di tranquillità”?  Se ci pensiamo, quest’espressione non viene mai usata…., molti ragazzi  preferiscono utilizzare “chill”, una parola che nel vocabolario inglese significa proprio ‘calma’, ‘tranquillità’…ma non basta…la  parola “chill” si trasforma ancora in “scialla” cioè in un’ italianizzazione del termine.

Non è ancora tutto! Queste espressioni si usano  anche sul web. Ad esempio, sui social come WhatsApp o Instagram,  utilizzare abbreviazioni per scrivere magari un messaggio o un commento è all’ordine del giorno. Alla prima lettura di queste parole sarà inevitabile un po’ di confusione, ma è tutta una questione di abitudine: si può utilizzare  pk o xke al posto di perchè, oppure nnt al posto di niente e così via. Alcuni acronimi  sono divertenti e altri più noiosi. Facciamo degli esempi.

Quelli divertenti, tra i più conosciuti, possono essere:

OMG: Oh my god, letteralmente ‘oh mio Dio!’ per esprimere stupefazione.

XOXO:  più ‘carina’ che si usa per esprimere affetto.

Acronimi più pericolosi  ed anche meno conosciuti, sono:

POS: Parents Over Shoulders, per indicare che la conversazione può essere vista anche dai genitori.

RU/18: Hai 18 anni o più? Attenzione a questa sigla, potrebbe esserci un predatore sessuale dall’altra parte dello schermo.

Lo slang online comprende anche i videogiochi, facciamo degli esempi esplicativi.

Bannare: espellere da una sessione di gioco a tempo indefinito.

Laggare: (Lag, ritardo) connessione lenta e gioco che va a scatti.

Farmare: ottenere risorse in modo veloce.

Chissà se un giorno anche gli adulti utilizzeranno queste espressioni!  Io credo che i ragazzi le utilizzino semplicemente per “distaccarsi” dal mondo adulto, per entrare in un mondo proprio, oppure anche solo per comodità, per contenere più concetti in una o due parole.

 

di Filippo Celli

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