Lavagne e Corridoi

Una mano dal C.I.C. per una scuola più serena

29 Apr , 2015  

PH: Alessandro Della Corte

PH: Alessandro Della Corte

Ecco come funziona il servizio di psico-consulenza

Il Centro informazioni e consulenza (Cic) è un servizio di ascolto e consulenza psicologica attivo al “Podesti-Onesti” a partire dal 1997, aperto a tutti gli studenti e, perché no, anche ai dipendenti della scuola, in osservanza alla legge n°309 del 1990.

Ad accogliere chi ha bisogno del Cic nel nostro istituto, c’è la dott.ssa Fabiana Piergigli. Con noi ha l’atteggiamento solito, sorridente e gentile, il più adatto per chi come lei si occupa di ascoltare chi vuole parlare liberamente, senza preoccuparsi di essere giudicato. La dott.ssa Piergigli è anche una mediatrice familiare e una counselor, cioè un’esperta nel trovare la soluzione di un problema usando come punti di forza le capacità dell’individuo, senza ricorrere a una terapia basata sulla pratica medica. Il lavoro del Cic punta a concorrere alla diffusione di un clima di serenità nella scuola. Il servizio è gratuito e non si svolge solo tra le mura dell’ufficio della dott.ssa Piergigli: in caso di necessità, è possibile che lei tenga degli interventi relazionali in aula, se un gruppo classe ne manifesta la necessità.
La maggior parte dell’utenza è composta da studenti, tuttavia c’è anche una buona percentuale di dipendenti della scuola e di genitori che hanno bisogno di parlare con qualcuno che possa aiutarli ad affrontare le problematiche di chi, come loro, vive a contatto con persone nell’età dello sviluppo. Un’età molto difficile per tutti. Al “Podesti-Onesti” il Cic è abbastanza frequentato e apprezzato. Dal suono della campanella del primo giorno di quest’anno scolastico ad oggi, su 29 alunni che hanno deciso di usufruire del servizio, i 2/3 sono state ragazze. Solitamente si fissano 2 o 3 appuntamenti. A volte gli studenti non tornano, altre decidono di proseguire nel percorso intrapreso.
“I problemi di cui mi parlano gli adolescenti sono di varia natura – ci dice la dott.ssa – Ed è possibile suddividerli tutti in varie macro categorie”. Eccole: “adolescenziali”, riguardanti l’insicurezza, le difficoltà relazionali e scolastiche e i dubbi sulla propria identità sessuale; “dipendenze”, vecchie e nuove, da gioco, da stupefacenti e alcolici; “disturbi dell’alimentazione”, come anoressia, bulimia o obesità; “instabilità psichica”, ovvero casi di depressione, autolesionismo e psicopatia nei soggetti più gravi, ma che per fortuna sono meno diffusi; “comportamenti violenti”, che comprendono gli episodi di rabbia non controllata e le azioni illegali.
“Ogni persona è un mondo a sé – spiega la Piergigli – E’ normale, quindi, che per far fronte allo stesso ostacolo due individui reagiscano in maniera differente e che sia necessario che ciascuno si avvicini alla soluzione del suo problema a partire dalle proprie risorse.”
Per incontrare l’esperta professionista, occorre prenotare un appuntamento rivolgendosi alla prof.ssa Canalini, la referente del servizio, o andare direttamente allo sportello, situato al secondo piano del nostro istituto. Lo sportello-ufficio è aperto il lunedì dalle ore 12.00 alle 13.50, il mercoledì dalle 9.00 alle 10.50.

Saper chiedere aiuto è il primo passo per risolvere le situazioni difficili e per cambiare.

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