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Montesicuro, vivibilità in ripresa tra luci ed ombre

30 Mag , 2015  

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Montesicuro. Una frazione di Ancona che gran parte degli abitanti – complessivamente alcune centinaia, in crescita negli ultimi anni-  considera abbandonata dalle istituzioni. Tuttavia, da qualche mese, sta riuscendo ad ottenere miglioramenti a livello di vivibilità. Ciò grazie alla costituzione di un comitato di Montesicuro, composto da una quindicina di montesicuresi, che si è rivolto al Comune capoluogo lanciandogli una sorta di ultimatum, questa la sostanza: se entro un certo periodo non si otterranno interventi per la riqualificazione di vari servizi comunali, ci batteremo affinché la nostra frazione passi sotto l’Amministrazione comunale di Offagna.

Una richiesta, in forma scritta, ancora valida, così come la volontà di attuare forme di protesta qualora le promesse ricevute dal Comune dorico non verranno mantenute. Già, le promesse d’intervento. Dopo la lettera-ultimatum, il Comitato locale è riuscito ad instaurare una confronto stabile con l’Amministrazione municipale di Ancona, grazie  a riunioni tenute periodicamente nei locali della ex circoscrizione di Montesicuro. E fino ad ora alcune promesse il Comune le ha mantenute.

Innanzitutto ha inviato i suoi tecnici a tagliare l’erba e potare gli alberi negli spazi pubblici, e alcuni montesicuresi hanno dato una mano; un’attività che dovrà comunque proseguire perché in alcune strade le erbacce  invadono ancora le carreggiate e talvolta sono così alte da coprire i cartelli che indicano gli spazi per la fermata dell’autobus. Tra gli altri obiettivi raggiunti del tutto o quasi, alcuni riguardano le aree verdi e ad uso socio-ricreativo, talmente in degrado da essere sempre più deserte. Importante il ripristino e l’abbellimento di uno degli itinerari da passeggio preferito dai montesicuresi, il “Giro”, uno stradello di sampietrini diventato cronicamente inutilizzabile, tanto era invaso da roghi ed erbacce; il vistoso miglioramento della zona denominata e conosciuta come “Montone”, uno spazio con panchine ed alberi, molto amato dagli anziani del paese e da coloro che abitano vicino. Anche questo intervento non è stato tuttavia completato, in quanto le mura del “Montone” cadono ancora a pezzi. Luci verdi accese, inoltre, per il parco cittadino, anch’esso ridotto male. L’estate scorsa erano state smantellate le strutture per i giochi, operazione attuata in modo pressappochistico, visto che gli operai avevano abbandonato nell’area di lavoro alcuni resti delle strutture e grossi sassi. Creando una situazione di assoluto disagio molto pericolosa per i bambini. Il Comune di Ancona ha promesso, per iniziare, l’installazione in tempi brevi di una nuova struttura ludica proprio per i bambini.

Per quanto riguarda la ricreatività, anche le autorità ecclesiastiche si stanno dando da fare, per riportare finalmente in una situazione civile uno spazio della parrocchia locale. Spazio che tempo fa era stato individuato per la realizzazione di un campetto sportivo multiuso, ma dopo una spesa di 1000 euro (impiegati per spianare il terreno, tagliare alcuni alberi, acquistare quattro porte per il calcio) il progetto si era fermato, col risultato del ritorno al degrado e alla crescita di erbacce altissime. Ora, finalmente, la parrocchia ha ripreso in mano il progetto, con l’idea di realizzare non più l’impianto sportivo, ma un parco ricreativo. Buone notizie, restando nel settore parrocchiale, per l’oratorio aperto quattro anni fa, ben curato e funzionale: bambini e ragazzini possono frequentarlo divertendosi tutti i pomeriggi, controllati da adulti che si impegnano, a volte, per contribuire a tenerlo in ordine e pulito.

Tornando agli impegni assunti dal Comune di Ancona, il Comitato segnala la ripulitura del Monumento ai Caduti. Ma il progetto più grande avviato è la costruzione di un campetto polivalente in erba sintetica dove poter giocare a calcetto, basket e pallavolo, destinato esclusivamente ai residenti di Montesicuro. La realizzazione di questa nuova struttura risulta particolarmente necessaria poiché negli ultimi tempi l’esistente pallone geodetico era utilizzato solo, o quasi, dalle squadre di calcetto. Il nuovo impianto polivalente dovrà essere costruito sull’area comunale di fronte al pallone geodetico, che inizialmente era stato destinato ai montesicuresi. Poi, una volta ogni tanto, era stato concesso anche ad utenti di fuori. Ma ormai da un po’ di anni la situazione si è addirittura invertita. Il pallone infatti è di proprietà della società Tre Colli C5, che milita nella serie C2, e viene utilizzato anche da altre due squadre di calcetto sempre della categoria C2 e quindi per la gente di Montesicuro è sempre più difficile trovare orari liberi,  e quando accade i costi sono molto alti.

Per quanto riguarda la viabilità, i tecnici comunali hanno portato a termine la ritinteggiatura delle strisce pedonali, ed hanno annunciato la ricostruzione della rotatoria, perché era stata realizzata in modo inadatto e poco efficace: quella nuova sarà di tipo “a raso”. Ancora incerta, invece, la prospettiva di risolvere una volta per tutte il problema delle buche e delle crepe nell’asfalto della strade, una calamità non certo prerogativa di Montesicuro, ma di tutto il territorio municipale di Ancona, in centro come nelle frazioni. Membri del Comitato di Montesicuro, insieme all’assessore comunale alle Manutenzioni, Stefano Foresi, per ora hanno solo compiuto un monitoraggio della situazione per individuare gli interventi più urgenti necessari al manto stradale. Quelli precedenti erano stati effettuati in modo superficiale, “rattoppi” insomma, col risultato che ancora continuano a verificarsi incidenti che coinvolgono veicoli e pedoni.

Cambiando argomento, va segnalata l’installazione di un contenitore all’esterno dello studio farmaceutico del dottor Piero Pierdicca: rivolto agli anziani e a persone non autosufficienti, potranno depositarvi le prescrizioni mediche  per ottenere i farmaci. Centrata anche la riapertura dei servizi igienici pubblici, sebbene solo nel periodo maggio-settembre.

Un grave problema, ancora non all’ordine del giorno delle operazioni risolutive, la presenza – subito dopo il cartello che indica l’inizio del territorio della frazione di Montesicuro (per chi viene da Candia-Pinocchio)- di una discarica abusiva sotto la parte destra della carreggiata, dove è stato abbandonato di tutto e di più: lavatrici, frigoriferi ed altri elettrodomestici fuori uso, bauli, cesti, bottiglie, palloni da calcio, seggiolini….

In merito alla situazione generale nel paese, va segnalato in positivo che da un po’ ci sono l’Ufficio postale, il forno (che da quest’anno ha cambiato gestione), il bar (anche se non organizza iniziative) e la macelleria. E che ogni tanto arrivano da Ancona il pescivendolo, il fioraio e il fruttivendolo. Da ricordare, poi, la consolidata ed efficiente presenza di due scuole (una elementare e una media inferiore) e di un asilo. A Montesicuro c’è anche il Circolo, animato da una ventina di soci.

Non possiamo comunque non sottolineare, sempre riguardo alla situazione di generale vivibilità, che vi sono luci, ma anche molte ombre. Tutte collegate  a comportamenti a volte molto civili  e costruttivi da parte degli abitanti, altre volte, al contrario, a comportamenti incivili e a veri e propri atti di vandalismo. Di buono c’è da evidenziare che da un anno è nata ed è operativa l’associazione di volontariato “Voltiamo pagina”, composta da cinque ragazzi montesicuresi. I quali hanno già organizzato due importanti tornei di calcetto che hanno riscosso molto successo e due mostre fotografiche con immagini d’epoca del paese e dei suoi abitanti. Inoltre, ormai da tre anni, alcune famiglie di Montesicuro, Sappanico, Ghettarello e Gallignano organizzano assieme due tornei l’anno di calcetto, uno d’inverno a Montesicuro, l’altro d’estate a Gallignano. Da questa estate il torneo coinvolgerà anche le ragazze, prima impegnate solo nel ruolo di animazione come “pon pon girls”. Ora, oltre al calcetto, potranno partecipare alle gare di pallavolo.

Venendo alle ombre, l’impressione è che tra troppi montesicuresi manchi ancora uno spirito di collaborazione, il tutto intorbidito da rivalità e invidie personali. Un clima che non porta certo vantaggi collettivi.

Come disse Voltaire, “bisogna accettare il mondo cosi com’è, cercando tuttavia di migliorarlo, almeno dov’è possibile, nel nostro piccolo”. Purtroppo sembra proprio che questa massima non sia conosciuta da molti montesicuresi. La categoria giovanile spicca in negativo perché inquinata da balordi frequentemente impegnati a far danni, con diffusi atti di vandalismo (come rottura o spostamento di panchine) che mandano in bestia soprattutto gli anziani, in continua lamentela e litigio col solito gruppetto di emuli di Attila.  Esempio eclatante, le sorti  della pensilina del bus, danneggiata spesso.  Il Comune l’ha ricostruita almeno tre volte, ma dopo poco tempo ritorna nel pietoso stato precedente, piena di scritte e con parti mancanti. Altro esempio, i già citati bagni pubblici, di cui è stata decisa la ricostruzione.  Erano chiusi e fuori servizio da almeno cinque anni proprio a causa dei reiterati atti di vandalismo di giovani. Gli stessi che, paradossalmente, in modo sfrontato e provocatorio, hanno avuto il coraggio anche di lamentarsi dei disastri da loro compiuti. Da qualche adulto, del resto, non arrivano virtuosi insegnamenti. Nella zona del “giro”, qualcuno ha tagliato la cannella dell’acqua. Perché? L’ipotesi più accreditata: c’è chi se n’è appropriato per uso casalingo o per innaffiare i fiori del proprio giardino.

Per concludere, vogliamo segnalare, dal punto di vista storico-culturale, due situazioni: una in positivo, l’altra rappresentativa di una potenzialità non sfruttata. Montesicuro è famoso per il bellissimo presepe che si tiene durante il periodo natalizio. Una tradizione consolidata da anni, che riscuote molto successo tanto che la rappresentazione della Natività di Gesù viene visitata da famiglie di tutte le Marche.

Non tutti sanno, però, che sotto l’abitato del paese ci sono molte grotte e cunicoli, che in passato rappresentavano collegamenti “underground” alternativi a quelli stradali; e che sono stati usati come rifugio bellico dai civili durante la seconda guerra mondiale. Quasi ogni casa è dotata di una sua grotta privata, ma quasi tutti questi ambienti ipogei sono stati chiusi. Alcuni sono stati ristrutturati, tutti sono molto affascinanti. Sarebbe bello un intervento istituzionale generalizzato per risistemarli e per ripristinare la fruibilità pubblica di tutto il reticolo sotterraneo di ambienti, aprendolo così a visite guidate e ad altre iniziative. Così come è avvenuto da anni con successo a Camerano e a Osimo.

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