La posta del sé/se

La posta del cuore

3 Mar , 2016  

Cara Silvia,

ti scrivo giusto due parole per chiederti qualche consiglio.
Sono una ragazza e ho sedici anni, frequento la seconda superiore, e sono un’adolescente come tutti gli altri insomma, ma l’unico problema è che sono incinta..Si proprio così.                                                                 Sono fidanzata da 8 mesi con un ragazzo della mia stessa scuola, e siamo davvero molto legati, andiamo d’accordo e tutto, ma ultimamente ci siamo un po’ allontanati da quando lui ha saputo della mia gravidanza.  Questa cosa mi da’ davvero tanto fastidio, ma più che fastidio mi impaurisce, ho paura che lui un giorno se ne vada, e mi lasci sola… anzi ci lasci soli.                                                                                       

Comunque sia io penso che sia abbastanza maturo per affrontare questa situazione,ma lui dimostra il contrario..però,nonostante questo,voglio portare avanti questa gravidanza con o senza di lui anche se sarebbe meglio se fossimo in due a volerlo. Ci tenevo a farti una domanda: Cosa faresti se fossi al mio posto..? Pensi che si a egoistico far nascere il bambino in questa situazione..?

Federica.

RISPOSTA A FEDERICA

Cara Federica,

avere un bambino, secondo me, significa due cose: gioia e sacrificio. Se ti senti pronta alla gioia infinita che questa nascita comporterà e soprattutto a donare la vita per la vita che hai in grembo, allora io ti consiglio di portare a termine la gravidanza con o senza il tuo compagno. Non è assolutamente egoistico, anzi sarebbe egoistico interrompere la gravidanza. Poi a dirti la verità credo che il tuo compagno sia solo un po’ spaventato come è normale che sia, magari tu cerca di fargli capire che gioia sarebbe e come potrebbe legarvi ancora di più e per sempre. Mi sembra che l’amore non vi manchi, aggrappatevi a quello e sono sicura che sarete due genitori fantastici, ma ripeto porta con te tuo figlio e l’amore incondizionato e infinito per lui anche se il tuo compagno è ancora un po’ restio (ma sono convinta che prima o poi capirà e se ti ama il gioco è già fatto, il destino è già scritto).

Spero che le mie poche parole ti siano d’aiuto, preparati ad essere mamma con gioia e sacrificio, d’altronde la vita non è altro che una serie continua di gioie e di sacrifici.

Con affetto e tanti auguri,    

Silvia Santilli

Cara Silvia, ho bisogno di un tuo consiglio: una mia cara amica sta prendendo una brutta strada, comincia a rifiutare il cibo. So per certo che si tratta di anoressia, perché me  ne sono accorta prima dei suoi genitori. Mi dispiace vederla dimagrire sempre di più, ma più cerco di darle consigli sul cibo più si allontana da me.

E’ molto cambiata , allo specchio si vede grassa anche se non lo è. I genitori non si occupano molto di questo suo problema perchè hanno altri figli, ma io mi rendo conto che la situazione peggiora di giorno in giorno, e che lei diventa sempre più ostile. Secondo te quale può essere un modo  più efficace  per aiutarla?

Sofia

RISPOSTA A SOFIA

Cara Sofia,

in questi casi è veramente difficile, tu hai due possibilità: o convincere lei o convincere i suoi genitori. E per convincere intendo convincerli a farla seguire da uno psichiatra, consigliando loro che non deve essere una vergogna ma una risorsa, solo lo psichiatra può fare qualcosa. E ripeto psichiatra, non psicologo anche se una terapia congiunta psicologica non sarebbe male.

Cerca di far capire alla tua amica che non c’è niente da vergognarsi ad avere un problema e a farsi curare e soprattutto cerca di convincere i suoi genitori ad usare ogni mezzo, anche contro la sua volontà, per farla curare…altrimenti mi dispiace, non vorrei usare parole così forti, continuando così morirà o di fame o di un male a qualche organo che forse non funzionerà più come dovrebbe.

Ripeto se lei non vuole farsi aiutare bisogna usare la forza, parla con i suoi genitori seriamente, e se non vuole andare dal medico allora chiamate voi uno psichiatra e chiedete il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio), è l’unica via di salvezza per questa ragazza.

Potrebbe sentire mille consigli, mille amici, mille amori, ma continuerebbe a voler dimagrire, al punto in cui tu dici sia arrivata c’è bisogno di un medico specialista,

Con affetto,

Silvia Santilli

Cara Silvia, io ho un problema che forse è noto a pochi: mi capita di rinchiudermi in bagno  e di incidermi le braccia o anche le gambe con dei taglietti fatti con una qualsiasi cosa tagliente. Quando lo faccio mi sento soddisfatta, mi sembra di riuscire a sfogare in questo modo la mia rabbia, le delusioni che mi provocano gli altri ed anche perché non mi trovo a mio agio con me stessa, mi odio per come sono e per  come mi lascio trattare dagli altri. Capisco che tutto ciò si ritorce contro di me, ma è l’unico modo che ho per sentirmi consolata. Come potrei sfogare le mie delusioni in un modo meno dannoso per me? Con chi potrei parlarne? Non vorrei mai che i miei genitori lo venissero a sapere, ma di questo passo non so dove arriverò! Ti ringrazio se vorrai darmi un consiglio…

Anna

RISPOSTA A ANNA

Carissima Anna,

il tuo problema è molto complicato. Ho conosciuto tanti malati mentali che si tagliavano per il tuo stesso motivo. E con questo non voglio dire che tu sia malata, assolutamente, il mio ex ragazzo (normalissimo) si tagliava il braccio ogni volta che litigava con me o con i suoi fratelli, ha il braccio sinistro completamente martoriato dalle cicatrici.

Il fatto che tu riconosca che sia un problema, è già metà della cura, cerca di confidarti con un’amica sincera, cerca di svagarti in qualche attività utile e dilettevole come può essere la lettura o l’andare a lezioni di balli caraibici, insomma cerca di non pensare a come ti trattano perché il vero problema non sono gli altri ma come ti tratti tu.

E infine cerca di amarti, e ricorda sempre Oscar Wilde quando diceva: “Amare se stessi è l’inizio di un idillio che dura una vita”.

Ed è la verità, se riesci ad amarti sarai sempre felice e riuscirai ad affrontare le difficoltà senza nessun tipo di masochismo, ma sarai propositiva e pronta a combattere non te stessa ma le difficoltà che incontrerai.

Io ci ho messo tanto ad amarmi, ma ora che mi amo è vero, è un idillio che spero duri tutta la vita.

Ti sono vicina (Vorrei ricordarti che io per il tuo stesso motivo mi spegnevo le sigarette addosso, quindi se ce l’ho fatta a smettere io puoi farcela anche tu).

Sento di volerti bene,

un abbraccio

Silvia Santilli

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