Ormai il bullismo ha assunto nuove forme. La più infida è di certo il cyberbullismo; una forma di bullismo condotta attraverso internet, un attacco continuo di offese verso una persona che viene presa di mira sui social.
Questa parola è stata inventata da Bill Belsey, un educatore canadese, uomo politico e rappresentante del distretto elettorale del North Coast nell’ Assemblea Legislativa della British Columbia dal 2001 al 2005.
Molte volte noi ragazzi veniamo presi in giro per il nostro fisico, per come ci vestiamo, per le marche di abbigliamento che non magari non utilizziamo, per qualsiasi futile motivo legato all’apparire e non all’essere, perché, guardiamo in faccia la realtà, quello che conta in questi tempi è, purtroppo, principalmente questo!
Forse noi ragazzi neanche ci accorgiamo che con le nostre parole riusciamo a ferire moltissimo una persona più fragile, e che potremmo fare davvero danni irreversibili, fino a mettere fine alla vita di chi si trova in questa situazione. Gli stessi bulli sono spesso fragili…ci sono ragazze che insultano altre ragazze per farsi vedere forti e per farsi accettare dal gruppo. A questo punto mi chiedo, dove sta la solidarietà tra donne della quale spesso parliamo?
E perché nessuno di noi, anche quando viene a conoscenza di queste situazioni, interviene per aiutare ? Perchè tutti a guardare e a ridere finché non succede qualcosa di estremo?
Penso che i nostri genitori dovrebbero tenerci più sotto controllo perché a volte ci danno troppa libertà pensando che sia il meglio per noi…beh lo dico da figlia, troppa libertà a volte ci distrugge. Non siamo così grandi e forti e abbiamo bisogno di regole.
Vorrei dare una mano a tutte le persone che sono vittime del Cyberbullismo o del bullismo vero e proprio, quindi tu che stai leggendo, siediti comodo che ti racconto cosa puoi fare….
Amatevi perché credo che non ci sia cosa più bella che possiamo fare per noi stessi.
Michelle Bombardiere
bullismo, cyberbullismo, Featured, scuola
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