Oggi la moda è un mix di stili diversi, eleganti e sportivi mischiati tra loro, che esprimono il bisogno di essere comodi ma, al tempo stesso, attenti al proprio look.
Per i ragazzi e le ragazze è una priorità e non è così solo per loro ma lo è anche per molti adulti.
Ci sono persone per le quali essere alla moda è quasi un obbligo sociale: il foulard deve essere di Gucci, il profumo di Dior, le scarpe della Nike, la borsa di Fendi.
Ci può permetterselo, e a volte anche chi non può, acquista maglie da 200 o 300 euro e giacche e scarpe anche più costose.
Certo, ognuno è libero di comprare ciò che vuole, ma la maggior parte di questi acquisti non è dettata da una ricerca di qualità dei materiali, o da un reale bisogno; molto spesso si acquista qualcosa per diventare una “vetrina vivente”, per mostrare agli altri i capi griffati, per ribadire il proprio status sociale, sentirsi migliori.
In pratica molti ragazzi comprano un capo solo perché è di tendenza, per il logo ” del momento” stampato dappertutto, che convince a fare i vari acquisti.
Ma perchè siamo così ossessionati dalla moda ?
Vestirsi è sicuramente un modo per farsi accettare dal “gruppo” ma anche un modo per farsi notare.
Il modo in cui ci vestiamo è in fondo un compromesso tra il bisogno di appartenere a un gruppo sociale e la voglia di distinguersi in esso con la propria individualità. Il nostro stile è la visualizzazione di questo compromesso; in qualche modo racconta la nostra affinità con il nostro gruppo e ci serve per crescere e diventare grandi. Proprio perché siamo impegnati a costruirci una autostima positiva attribuiamo grande importanza a quei gruppi che vediamo come vincenti e maggiori sono le nostre fragilità, più la nostra autostima è minacciata, più è forte è il nostro bisogno di omologarci e mostrare questa appartenenza.
Per questi motivi la moda influenza soprattutto noi adolescenti che stiamo costruendo la nostra personalità e ci affidiamo all’omologazione per nascondere le nostre paure e le nostre insicurezze.
Crescendo però diventiamo più forti e allora il modo in cui ci vestiamo può davvero mostrare la nostra personalità…
Abbiamo chiesto alla professoressa Roberta Maggiori e alla segretaria della nostra scuola Silvana Torelli, come si vestivano quando avevano la nostra età.
La professoressa Maggiori è sempre stata più sportiva e amava vestirsi con giacche e pantaloni di pelle (stile motociclistico) mentre Silvana, preferiva le minigonne e le magliette decorate. In fondo non sono cambiate molto…Una cosa che le accomunava erano le felpe larghe e i jeans attillati.
Ci siamo rese conto che la moda di oggi non è cosi diversa da quella di una volta. Anzi, forse la differenza è proprio che ormai ci si può vestire davvero come si vuole… forse la vera differenza tra “passato” e “presente” la fanno i piercing, i tatuaggi, i capelli colorati, che oggi sembrano essere indispensabili.
Valentina Alba, Manal Ayar, Bodour Merdassi
adolescenza, Featured, moda, psicologia
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