lettere dalla quarantena

ALLA MIA SCUOLA

12 Mag , 2020  

Cara Scuola

ti scrivo questa lettera in questo momento molto particolare e difficile della mia vita.

Mi chiamo Nelia, ho 17 anni e ti frequento da due anni;  forse non ti sei accorta di me o forse sì.

La prima volta che ti ho incontrato ero molto agitata ed euforica, mi sono subito innamorata di quello che offrivi per la mia istruzione, per una vita migliore e ti ho scelto subito, senza pensarci troppo.

Però devo dirti che sono un po’ delusa, mi aspettavo di vivere come vivevo alle medie, studiando molto certo, ma in un ambiente più familiare e tranquillo.

Non lo so, forse sono io che fatico a crescere, forse per me è troppo difficile; ti devo anche dire che io sono dislessica e questa cosa mi disturba molto e mi rende molto insicura e inquieta.

Certo ho molti aiuti per studiare, ma a volte mi sembra tutto troppo per le  mie capacità, poi però quando vedo un bel risultato sono orgogliosa di me stessa e trovo la forza per andare avanti.

Io non voglio giudicare nessuno, ma i comportamenti che vedo al tuo interno non mi piacciono e non mi ci trovo, ecco  perché spesso non mi andava di vederti tutti i giorni.

Questo però succedeva prima che questo maledetto corona-virus cambiasse la mia vita e la vita di tutto il mondo.

Ora ti vedo da lontana e, anche se ci incontriamo spesso la mattina in videochiamata, mi sembra quasi di non fare scuola e di vivere un’altra dimensione. 

Questo nostro rapporto è molto strano: da quando abbiamo iniziato a vederci on line, all’inizio mi sembrava quasi impossibile fare scuola così, soprattutto mi sembrava strano vedere i professori in questa maniera. Ora però pian piano mi sto abituando e inizio a credere che per alcuni aspetti sia addirittura meglio.

Una cosa che mi piace molto è che ho più tempo per fare le mie cose: mi alzo con più calma e non ho la fretta che avevo prima appena mi alzavo dal letto. Inoltre un’altra cosa molto importante è che mentre prima spesso non reggevo la confusione che c’era in classe,  adesso con questa nuova modalità, forse riesco a concentrarmi di più.

Con questo non voglio dire che non mi manca venire a scuola, vestirmi truccarmi ed uscire, parlare con le amiche e con i miei compagni di classe, anzi se potessi lo farei subito, ma devo ammettere che fare scuola così per me è meno faticoso.

Allora a questo punto mi chiedo: ma il giorno che finalmente torneremo alla normalità, non potremmo considerare la possibilità di continuare con questo metodo? Certo non sempre così, magari facciamo un po’ alla vecchia maniera e un po’ come stiamo facendo ora. 

Io continuo ad avere ancora grandi speranze, perché penso che tu potrai darmi molto, spero anche io di non deluderti e cercherò di mettercela tutta.

Comunque non vedo l’ora di rivederti ancora come facevo prima.

 

Con affetto,  Nelia

 

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