“Perché leggere a voce alta? Per la meraviglia!”
Daniel Pennac
All’interno della nostra scuola si possono frequentare dei PON, dei corsi in orario extrascolastico finanziati dai fondi strutturali europei. Io partecipo a un PON di lettura ad alta voce che consiste nell’imparare a leggere davanti ad altre persone, non avendo timore e sapendo interpretare quello che si sta leggendo. Lo consiglio vivamente a tutte quelle persone introverse e timide perché può aiutarle a “sbloccarsi”.
Il corso è tenuto dal regista e doppiatore Lorenzo Bastianelli di Teatro Sovversivo.
Il laboratorio è molto interessante perché Lorenzo riesce a coinvolgerci attivamente, è simpatico e ci spiega molti “trucchi del mestiere”.
Imparando ad utilizzare i toni, le pause, gli accenti e i colori della voce riusciamo a dare ai testi comprensibilità ma anche fascino ed emozione.
Ci esercitiamo ad interpretare ad alta voce degli spot pubblicitari e dei testi presi da libri di letteratura al femminile. Alla fine del corso l’idea sarebbe quella di realizzare un podcast.
Ma scientificamente la lettura ad alta voce a cosa serve?
Secondo la terapia dell’apprendimento, messa a punto da ricercatori giapponesi circa 15 anni fa, produrrebbe benefici sulle funzioni cognitive in quanto attiverebbe entrambi gli emisferi celebrali.
Inoltre facilita le capacità di riconoscere le emozioni, migliora le abilità relazionali, amplia il lessico, aiuta l’autostima e favorisce lo sviluppo del pensiero critico.
In un esperimento condotto su 75 studenti e pubblicato su “Memory” si afferma che leggere ad alta voce consente di ricordare meglio questo tipo di lettura ci spinge a compiere diversi tipi di elaborazione mentale, rendendoci più attivi nel processo di memorizzazione, cosa che non avviene, invece, nella lettura silenziosa. L’esperimento condotto è di piccola portata, è vero, ma conferma qualcosa che già sappiamo: coinvolgere più sensi durante l’apprendimento migliora le prestazioni.
Consigliamo a tutti di provare quest’esperienza e provare ad interpretare un testo scritto.
Elisa Sansone
Davide Brocanelli
concorsi scuola, lettura ad alta voce, PON, scuola
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